Diary Lifestyle

Blogging 3.0 – Sempre più social e sempre meno blogger

Questo è il seguito di una riflessione nata su FB ( qui il link ) qualche giorno fa, e che si è talmente arricchita di spunti di riflessione che ho deciso di farne un post sul blog. Tutto è partito da :” Avere un blog ha ancora senso? Nell’era del tutto e subito c’è ancora chi li legge?“. Le risposte sono state tante, tantissime. Ma come ci siamo arrivate a discutere di questo? Ve lo racconto subito.

Photo by Arnel Hasanovic on Unsplash

Sono online da diversi anni ormai, il mio primo blog era su Splinder ( mamma santa, sono proprio vecchia! chi di voi se lo ricorda? secondo me davvero in poche ), ed ho visto il mondo del blogging cambiare ed evolversi. Fino ad arrivare a qualche giorno fa, con la mia domanda posta sulla pagina collegata al blog. In un momento come questo, in cui l’informazione corre sempre più velocemente sui social, c’è ancora chi legge i blog? La risposta è si, me lo avete scritto in tante ( ma lo vedo anche dalle statistiche di accesso ai contenuti del blog). Quello che non vedo è l’interazione, e questo mi dispiace. Scrivere non è un atto fine a se stesso, se avessi voluto scrivere per me soltanto non avrei scelto un blog, ma un bel diario come quando andavo a scuola. Ho scelto di aprire un blog per condividere le mie passioni, significando che lo scambio sarebbe dovuto esserci da entrambe le parti. Io scrivo, e racconto la mia visione, le mie emozioni ed i miei pensieri, e chi sta dall’altra parte mi dice cosa ne pensa. Non per una forma narcisistica come si potrebbe pensare, ma perchè è solo lo scambio che aiuta a crescere.

Siamo approdati al blogging 3.0, quello in cui ci vorrebbero sempre più social e sempre meno blogger, e che personalmente non mi piace. Non mi piace perchè la fruizione dei contenuti sulle varie piattaforme social è davvero usa e getta, siamo passati dai post su Facebook ed Instagram alle stories, che si eliminano dopo 24 ore, lasciando zero traccia di ciò che si è mostrato, delle opinioni espresse o del messaggio veicolato.

Veniamo costantemente bombardati di foto/stories/post che ci invogliano all’acquisto, a voler immediatamente l’oggetto appena uscito, senza neanche fare qualche valutazione, per poi passare subito dopo alla prossima necessità, senza nemmeno avere il tempo di godersi ciò che si è appena acquistato, e poi a quello dopo ancora, e ancora, in una sorta di bulimia da shopping compulsivo.

In tutto questo i blog dove sono? Le tendenze che ho notato sono queste

  • chi abbandona – e sono tante ad averlo fatto, tra quelle che seguivo. Non nego che il pensiero mi abbia sfiorato ( anche fin troppo ) spesso, per cui capisco chi lo ha preso questa decisione.
  • chi si uniforma – e per questo troviamo post di preview tutti uguali, pubblicati nello stesso periodo ( a ridosso di ogni nuova uscita/collezione – che sono diventate sempre più frequenti secondo me ), con foto simili e contenuti presi nella maggior parte dei casi dai comunicati stampa, perchè non c’è stato nemmeno il tempo di provarli i prodotti. Capite anche voi che al terzo post di seguito sullo stesso argomento la noia diventi praticamente letale.
  • chi pensa che avere un blog significhi solo avere prodotti gratis, quindi non importa come, l’importante è farlo. E quindi italiano incomprensibile, foto fatte male, e bla bla bla.

Io amo i blog ( quelli ben fatti, intendo! ), dove posso trovare informazioni precise e ed esperienze personali, dove le fotografie sono nitide e mi invogliano a rimanere, e l’unico modo che ho per supportarli è lasciare traccia del mio passaggio. Un commento a me non costa nulla, ma per chi ha speso ore di lavoro è importante. E si, si tratta di lavoro; per la maggior parte di noi non pagato, ma sempre lavoro resta. Vi siete mai soffermati a pensare quanto tempo c’è dietro la creazione di un post? Lo shooting, l’editing, la stesura del testo..insomma, mica pizza e fichi!

Poco importa se sempre più aziende abbiano deciso di puntare sulla quantità dei follower piuttosto che sulla qualità dei contenuti dei blog, andando ad alimentare un mercato che personalmente non amo e che trovo vergognoso. Che è quello dei “pacchetti follower” ma anche dei vari like4like e follow train, che  regalano migliaia di finti follower ed un pubblico che non esiste. Bello essere la vetrina del nulla. Bellissimo.
Contente le aziende, contenti tutti.

Io mi accontento dei miei piccoli numeri, dei 3000 scarsi su Instagram e dei poco più di 3000 su Facebook, fatti però di gente vera ( e bellissima ) che con me parla, si racconta, mi chiede consiglio. Sui social però, non sul blog.

Siamo giunti davvero alla fine del blogging, almeno in ambito beauty? Fatemi sapere cosa ne pensate, perchè sono davvero molto interessata a conoscere il vostro punto di vista.

 

(51) Commenti

  1. Polpetta,sai quanto ti stimo da sempre come blogger e quanto sia grata per tutte le cose che possiamo condividere insiemesecondo me è vero,siamo in un momento di fruizione bulimica,e forse possiamo fare la differenza creando noi un tempo diverso,una dinamica di condivisione più sana unendoci insieme. Un bacino

    1. Vanessa dice:

      forse si tesoro, insieme si può fare qualcosa. Non voglio perdere le speranze.

      P.s. grazie di essere nella mia vita

  2. Marta Schiattarella dice:

    Questo tuo articolo é interessante e mi fa riflettere sul fatto che io stessa non lascio spesso commenti sui blogm nonostante ne legga. Non so perché di preciso, ma anche io tendo a contattare le blogger più spesso sui loro canali social che sotto ai loro post. Forse sono anche io figlia di questa era frettolosa, ma ci faró più attenzione, anche perché avendo aperto il mio blog, comincio a capirne meglio le dinamiche.

    1. Vanessa dice:

      Marta, sei preziosa come sempre, e con questo commento mi regali una gioia. Non per i commenti che lascerai, ma per la bella persona che sei, sempre pronta a metterti in discussione <3 continua così

  3. Letizia dice:

    Ecco hai riassunto tutto ciò che penso io. Il mondo del blogging secondo me si sta perdendo davvero tanto e mi dispiace, mi dispiace davvero tanto perché dietro non c’è solo lavoro, ma tanta passione, dedizione e amore. La cosa che mi lascia perplessa è la scelta di alcune aziende. Preferite la quantità, rispetto alla qualità è davvero una scelta pessima e di poco gusto, come lo è essere paragonate a certe blogger che preferiscono apparire, piuttosto che essere. Sono una blogger da 4 anni circa, non mi conosce nessuno e vado fiera Delle poche persone che mi seguono, perché vuol dire essere vera e sincera.
    Complimenti a te e al tuo blog ❤️

    1. Vanessa dice:

      Letizia, ciao. Sono felice di sapere che ti rispecchi nel mio pensiero, davvero tanto.
      Vado a vedere il tuo blog, non lo conoscevo

  4. Paola | Ecobiorecensioni dice:

    Fantastica e sincera come sempre!
    Come sai, perché parliamo di tutto insieme, anch’io mi chiedo spesso se valga ancora la pena scrivere, fare ricerche, impegnare tanto e tanto del nostro tempo, per portare avanti una passione!
    Ma forse la risposta a tutti i dubbi è:
    “È più forte la passione o la delusione?”

    1. Vanessa dice:

      fino a quando sarà più forte la passione resisteremo <3

  5. Ciao Vanessa. Che bello questo post…
    Sento il tema molto vicino e ti rispondo dandoti il mio punto di vista, che come puoi immaginare è simile al tuo.
    Io sono di quelle che resistono, che è riuscita a mettere un minimo a reddito il proprio blog cercando di non snaturarne la natura, che apporta migliorie e cambiamenti quando può farlo.
    Già, perché pure le innovazioni mica sono gratis, giusto?
    Io penso che quella dei social è un’enorme bolla che prima o poi scoppierà, chi avrà investito solo su quello ci resterà davvero male quando questo accadrà.
    Non dico che i social siano inutili, anzi, io stessa occupo molto del mio tempo all’aggiornamento di Instagram e Facebook. Ma non sono un blog.
    E resto basita quando alla domanda “quale è il tio blog?” qualcuna risponde “il mio profilo Instagram”.
    Purtroppo la cultura del tutto subito, dei pacchetti follower dal Pakistan e quant’altro l’hanno alimentata le aziende, che con la rincorsa ai numeri svincolati dalla sostanza hanno contribuito a creare questi nuovi mostri.
    Ma io sono fiduciosa e persisto!

    1. Vanessa dice:

      Carly, lo so che io e te abbiamo una visione simile e non sai quanto questo mi renda felice. Penso anche io che prima o poi la bolla dei social farà il botto, ma nel frattempo quanta gente avrà lasciato i blog? Stanca di investire tempo e risorse per vedersi scavalcata dalla prima wannabe che si compra 10000 follower e ti lascia indietro? Sono molto amareggiata, anche perchè credo che buona parte delle colpe sia da imputare alle aziende.

  6. Cara bellissima donna,
    Allora, anche io sono ormai una blogger da diversi anni, credo meno di te, dato che la piattaforma che citi io non la conoscevo, ma comunque un periodo sufficiente per constatare che I cambiamenti ci sono stati. Ma prima un passo indietro, lo stesso “blogging” è figlio di uno strumento potente chiamato Internet che ha, ovviamente, moltissimi lati positivi, ma ha anche un lato oscuro prevedibile, fa nascere cose con la stessa velocità con cui le fa morire, molti preferiscono usare il termine “evolversi”, per me, invece, è spesso una corsa verso il nulla a meno che, noi, dirette interessate, ce ne freghiamo un po’ e usiamo il blog come un momento per noi, un momento che ci piace, che nonostante tutto, fa ancora visualizzazioni, anche se i commenti sono ridotti. Ma poi Vale, io stessa per anni sono stata solo una lettrice, attendevo con piacere l’uscita nel nuovo articolo o del video della mia scrittrice preferita, ma commentavo poco, mi limitavo spesso al “like”, ma non per questo non ero presente. Bisogna renderci conto che noi che facciamo parte attiva di questo mondo ci passiamo anche tanto tempo, le altre persone no, ma ci sono ancora e io mi stimolo in questo modo. Il cambiamento più fastidioso secondo me è Instagram, perché da social di condivisione foto, è diventato sempre di più un social chiassoso fatto di poche cose vere, lì sta alle aziende valutare caso per caso, è un fenomeno nuovo, presto le considerazioni che fai tu, sono certa che cominceranno a farle anche loro, ma al di là di questo, per me FB , IG, TW, Google plus, rimangono e rimarranno appoggi al blog, quello che mi interessa è solo la diffusione della notizia che nel mio blog c’è un nuovo articolo, i like mi servono solo per renderlo visibile a più persone, per il resto non riuscirò mai a leggere con interesse una recensione di qualche riga sotto una foto, mi annoia a morte, quindi bene come un qualcosa in più, ma mai come sostituzione di un articolo in cui oltre ai prodotti vengono fuori parti di noi. Io lo dico sempre, finché ne avrò voglia bene, altrimenti mollo, ho già cambiato sistema, seleziono collaborazioni con attenzione, ed evito di prendere troppi impegni perché altrimenti diventa davvero un dovere e per me smetterebbe di avere senso. Insomma donna, io TI LEGGO ❤️

    1. Vanessa dice:

      Fra io ti amo <3 e non aggiungo altro. A parte che ho letto TUTTO il commento ^_^

  7. Il mio blog è relativamente nuovo *solo 1 anno, ma ho dedicato molto tempo e passione per crearlo da zero e migliorare i contenuti più possibile. Non so come fosse prima questo mondo ma come dici tu dopo aver speso molto tempo è bello trovare riscontro in chi ci legge. Ci fa capire che il lavoro non è ststo vano e fa trovare la voglia per continuare e fare sempre meglio

    1. Vanessa dice:

      Esatto =) Il feedback di chi ci legge è l’unico strumento per capire se stiamo lavorando bene o male!

  8. Ciao carissima,

    condivido le tue perplessità e il tuo sconforto. Io non ce l’ho fatta a chiudere tutto, ma ho dovuto prendere una decisione drastica: mollare quasi tutte le mie collaborazioni (perché mi ero stufata di avere il fiato sul collo, in certi casi, o vedere differenze di trattamento da blogger a blogger da parte delle aziende), smetterla di parlare solo di beauty e fare quello che mi piace e cioè scrivere. Scrivere di qualunque cosa mi passi per la testa. Parlerò ancora di beauty, ma da un altra prospettiva, basta recensioni e preview di cui il web è pieno.

    Ormai mi ero stancata. Era diventato tutto troppo impegnativo, tutto un costante sforzo. Tenere un blog non dovrebbe essere così, non se lo fai gratuitamente, giusto?

    1. Vanessa dice:

      pienamente d’accordo Chiaretta mia <3
      sulle disparità di trattamento non mi soffermo, perchè questo meriterebbe un capitolo a parte. Ed ultimamente sto talmente tanto in fase polemica che non è detto non arrivi.
      A parte questo posso dirti che hai preso la decisione più giusta. Visto che lo facciamo non per lavoro, deve essere almeno un piacere.

  9. Ciao Vanessa, ma quanti anni hai? Non li dimostri! 🙂 Io sì che mi ricordo di Spllinder, una delle prime piattaforme insieme a Blogspot, quella dove io avevo iniziato a scrivere 10 anni fa il mio blog, ora quasi abbandonato, solo per il tempo ma mai con l’idea di farlo definitivamente! Sottoscrivo in pieno tutto, ed ora che guardo il blogging da un altro punto di vista diverso, come forse sai, penso che in fondo non stia così male, almeno fino a quando ci saranno blogger come te. Tieni salde le tue convinzioni e gli aspetti tristi passeranno di moda, lasciando posto solo a coloro che, come me e te, credono nel valore della scrittura fatta per pura passione! 😉
    Loredana

    1. Vanessa dice:

      Ciao Loredana, che piacere leggerti =) Sono una diversamente giovane, classe 82. Un pò nerd e amante della tecnologia da sempre, ma anche con tanta voglia di raccontare.
      Grazie per le belissime parole <3 e -lavorativamente parlando - grazie per non guardare solo ai numeri!

  10. Questo tuo post mi ha fatto riflettere. O meglio, ha dato voce a delle riflessioni che da un po’ di tempo fluttuano nel mio cervello, inconsapevoli di essere lì. Proverò a metterle in ordine.
    Sì, c’è ancora gente che legge i blog (penso di non avere mai acquistato qualcosa senza prima essermi informata tramite le review sui blog). Per quanto mi riguarda, posso dire di lasciare raramente dei commenti perché raramente leggo i post da casa, spesso cerco dal cellulare mentre sono fuori, ed è per questo che difficilmente lascio un commento. Quando sono a casa mi fa piacere farlo anche solo per complimentarmi con l’autore del post se trovo che quest’ultimo sia di qualità. E questo non perché sia… “blogger” (? non riesco minimamente definirmi tale) anche io (ho un blog piccolissimo nato da qualche mesetto, ma seguo i blog dai tempi di splinder appunto), ma perché ho la sensibilità di capire che se il contenuto è di qualità, è perché l’autore ha impiegato tempo ed energie per farlo. Per quanto riguarda gli altri social, come dice Francesca di Semplicemente Bio, anche io li trovo semplicemente degli appoggi al blog, che servono solo a far diffondere un nuovo post.
    Diciamo che avrei poca voce in capitolo avendo un’esperienza così ridotta, ad ogni modo sappi che questo tuo post mi è stato molto utile per riflettere sul modo in cui voglio gestire il mio blog, e sull’importanza che ha per me: mi piace chiacchierare di bellezza perché mi rilassa, e questo è quanto. Un bacio 🙂

    1. Vanessa dice:

      Ciao Valeria, ben arrivata =)
      Capisco la difficoltà del commentare da cellulare, capita spesso anche a me perchè sul mio telefono sono loggata con un profilo diverso e non c’è verso di cambiarlo. Per questo cerco di leggere e commentare quando sono a casa, in modo tale da non avere problemi.
      Penso anche io che gli altri social siano sono un “supporto”, ma mi spiace vedere che per le aziende non è così e perdere quindi un sacco di collaborazioni solo perchè non mi piego alla logica dell’acquistare follower.
      In bocca al lupo per il tuo blog =)

  11. Piccoli numeri 3000? Te lo dico “dall’alto” dei miei 500 in 5 anni: se punti ai contenuti dovrai rinunciare ad avere prodotti gratis; se aspiri a farne un mestiere, o anche solamente ad essere invitata ad eventi, ricevere prodotti etc., bisogna adeguarsi ai social, alla visibilità etc.
    Così va il mondo, però abbiamo ancora la possibilità di scegliere da che parte stare.

    1. Vanessa dice:

      Silvie, in termini di social i miei numeri fanno ridere, con meno di 10000 sei nessuno. O almeno questo è quello che vogliono farci credere. Non penso che visibilità e contenuti siano agli antipodi, si possono produrre contenuti di qualità pur essendo attivi sui social. QUello che penso io è che però non ci si debba basare unicamente su quelli; ricollegandomi a quanto ha scritto Francesca i social sono un ausilio, ma di base deve esserci qualcosa di più concreto. E fa male constatare che non è così per tutti.

  12. Sottoscrivo ogni cosa che hai scritto. Sono nel mondo blogging da autrice da poco, da molto come lettrice ed ho aperto proprio per poter discutere con i vari utenti le mie opinioni in maniera costruttiva e per questo guardo più il numero dei commenti che quello delle visite. e purtroppo i miei sono pochi e la cosa spesso mi ha fatto pensare di mollare. Mi ha fatto venir voglia di mollare anche, come dici tu, tutta questa fretta di presentare un prodotto “prima di”, presentarlo solo per averlo tra le mani, ricevuto o comprato…io li provo per tanto tempo, li studio, li testo, cerco di fare provi con diversi utilizzi o stagioni…infatti parlo di prodotti sempre dopo di tutte, anche quelli che le aziende mi mandano (pochissimi!!) perchè per me è anche un dovere verso di loro studiarli al meglio…la recensione lampo a due ore dall’uscita la lascio ad altre 😉
    E comunque una altra cosa che mi sta spazzando e che si rifà purtroppo a tutto questo discorso sono anche le aziende che ogni orami quasi paio di mesi fa uscire prodotti nuovi…..ormai è diventato tutto un po’ troppo frenetico a favore del consumismo 🙁
    baci Vanessa cara <3

    1. Vanessa dice:

      Bibi, fai benissimo a provare e studiare i prodotti a lungo, perchè solo utilizzandoli si riescono a far conoscere bene anche a chi ci legge. Per questo motivo sto meditando di non fare più articoli preview, lasciando forse uno spiraglio giusto per il makeup, nel caso fosseo utili gli swatch.
      Come te resto basita dalla frequenza con cui le aziende stanno sfornando prodotti nuovi, giuro che non esagero nel dire che non riesco più a star dietro a tutte le uscite -_- anche aziende bio, che dovrebbero essere immuni da questa frenesia consumistica.
      Un abbraccio forte bimba bella

  13. Ciao! Ho aperto il mio blog di viaggi da poco più di sei mesi…Ma anch’io sto già notando quello di cui tu parli nel post. In particolare non capisco lo scambio di like tra blogger…Alla fine a cosa serve avere un numero alto di followers se poi queste non sono persone vere a cui interessa ciò che scrivo? Apprezzo molto di più i follower che provengono da gruppi mirati, interessati davvero agli argomenti del mio blog!
    Per quanto riguarda i commenti sul blog penso che sia una questione di comodità… Anch’io confesso che ero tentata di lasciarti un commento su Facebook anziché all’interno del blog…
    Hai un modo di scrivere molto piacevole… Complimenti!
    Buona continuazione!!

    1. Vanessa dice:

      Ciao Alessandra, ben arrivata qui =)
      Sono d’accordo con te, non serve a nulla avere numeri finti se poi a quei numeri non corrisponde interesse verso i tuoi contenuti. Quello che mi dispiace è che le prime a volere certe dinamiche sono proprio le aziende, che pur conoscono certe dinamiche.
      Pazienza, vorrà dire che scriveremo per i nostri piccoli numeri, fatti però di gente vera.

      P.s. Grazie, sono contenta di non averti annoiata <3

  14. Ciao! Sono perfettamente d’accordo con te.
    Sto tentando la strada del blogging e ho notato questa stessa cosa è ci stavo riflettendo. Purtroppo però, se dovessi farmi un esame di coscienza faccio parte anche io della mischia. Se, per questioni di tempo, mi si da un’opinione sul post instagram la leggo molto di più rispetto all’autore il blog. Per una questione di tempo ed immediatezza.

    1. Vanessa dice:

      Ciao Alessia,
      guarda anche io leggo i post su vai social e capisco l’andar di fretta, perchè con i ritmi frenetici di oggi è difficile trovare il tempo, ma i blog restano sempre il mio punto di riferimento quando ho bisogno di un parere prima di fare acquisti.

  15. Lady V dice:

    Purtroppo sono considerazioni che leggo spesso da diverse blogger che seguo, e che comprendo, perché anche da fruitrice di blog ho visto notevoli cambiamenti, da seguirne molti, mi trovo adesso a vagare sconsolata tra blog desolati e abbandonati a sé o pieni, come dici bene anche tu, solo di comunicati stampa. Questo mi rattrista molto perché la mia idea di “shopping” ha sempre previsto una fase piuttosto oculata di ricerca di opinioni, più che di swatch fini a se stessi e che appunto ora si trovano ovunque. A volte anche io non ho il tempo di commentare, ma cerco sempre di farlo. Una cosa che mi ha spinto a non seguire più alcune persone è il fatto che il mio commento rimaneva senza risposta. Ok, tu scrivi, io commento, ma necessito anche di una risposta, cosa che spesso non avviene e qui viene meno lo scambio di cui parli. Altrimenti sì, rimane un parlare da soli e capisco che si perda la voglia di continuare…

    1. Vanessa dice:

      Anche io sono in carenza da letture perchè non trovo più molti blog aggiornati, anche se al tempo stesso sono anche meno produttiva nel produrre contenuti. Stare dietro ad ogni lancio è impossibile, ma al momento sembra che leggere i copia/incolla dei comunicati sia più interessante di qualsiasi altra cosa. Io non sono più d’accordo con certe logiche frenetiche, ed ho deciso che il blog tornerà a seguire i miei ritmi =)
      P.s. anche io detesto quando non rispondono ai commenti 🙂

  16. Rossana dice:

    Faccio parte delle “lettrici silenti”
    Cosa dirti? Ho iniziato anche io con un semplice diario su splinder, non era neanche un beauty blog (quindi come vecchiaia stiamo lì 😉 ); dopo splinder non son più riuscita a ricominciare a scrivere e lasciarmi andare.
    Avrei voluto cominciare un food blog ma come hai ben detto c’è un lavoraccio assurdo dietro.
    Noto con molto dispiacere che le mie blogger preferite (e di nicchia la maggior parte) hanno smesso la maggior parte di scrivere ed è davvero un peccato.
    Perché, se decidevo di spendere dei soldi una tantum per del buon trucco (due, tre marche al massimo) mi affidavo quasi ciecamente a loro e gli acquisti erano ben ponderati.
    Ora ho deciso che dopo l’ultimo acquisto a luglio era il caso di fermarsi e sono in ban cosmetico :'(
    Sarà sempre bello leggere e lasciare commenti al vostro lavoro :*

    1. Vanessa dice:

      CIao Rossana =)
      grazie per questo commento. Può sembrare poco, ma due minuti del vostro tempo a me ripagano di ore di impegno. Avere un blog è faticoso, perlomeno per come lo intendo io, ma quando poi mi scrivono per dirmi che hanno acquistato qualcosa che avevo consigliato, o come nel tuo caso per dirmi “ci sono” io sono felice come una bambina il giorno di Natale.
      Per quello che riguarda la tua idea di aprire un blog io ti dico solo questo : provaci! E’ vero, è un impegno, ma è un impegno bello, soprattutto quando ti permette di parlare delle tue passioni.
      Un abbraccio,
      Vanessa

  17. Condivido tutto quello che hai detto Vanessa.
    Certo è triste e a tratti demotivante constatare che il tuo lavoro (le foto, l’edit, la scrittura) non venga più apprezzato come un tempo. Io stessa ho notato un calo di interazioni enorme nell’ultimo periodo, sia a livello di visualizzazioni che soprattutto a livello di commenti. E mi dispiace soprattutto per quest’ultimo aspetto perché non scrivo monologhi.
    Sapendo l’enorme piacere che si prova nel leggere e nel rispondere ad un commento, dopo aver letto un articolo, lascio traccia del mio passaggio.
    Però sono anche convinta che là fuori sia rimasta una parte di persone che davvero ci tiene e che sa distinguere un articolo ben scritto, ben pensato e soprattutto onesto da una scrittura o una foto scattata solo per attirare l’attenzione o per farsi pubblicità sperando di ricevere qualcosa gratis in cambio. Una parte di persone che ancora ti legge perché è interessata alla tua opinione e ai tuoi consigli. I blog “alla vecchia maniera” sono decisamente diminuiti ma esistono ancora.
    Io leggo ancora i blog di quelle persone perché li trovo utili oggi come anni fa e io stessa non ho modificato il mio approccio al mondo del blogging sperando che anche dall’altra parte si faccia il mio stesso ragionamento.

    1. Vanessa dice:

      Linda, ti dico grazie e te lo dico con il cuore.
      Sono commenti come il tuo che mi aiutano a non mollare quando vedo tutto nero <3

  18. Il mio é un blog piccolo, come il mio profilo ig ma ci dedico tempo, e impegno. Spero non sparisca questa voglia di scrivere. Sarebbe un peccato, io adoro leggere i post dei blog che seguo!

    1. Vanessa dice:

      Ciao Sabrina =) non farti scoraggiare da questo mio momento “negativo”, l’impegno e la costanza vengono apprezzati!

  19. Ciao Vanessa.
    Ho aperto Recensioni Cosmetiche più di 7 anni e mezzo fa ma come te scrivevo già su Splinder, non necessariamente di cosmetici.
    Il mondo dei blog in questi anni è cambiato moltissimo e a tratti non lo si riconosce quasi più. E’ tutto così veloce e pronto all’uso che a volte si stenta a riconoscere il valore di quello che guardiamo o leggiamo. Sempre meno persone si soffermano a scrivere un commento, pur fruendo del servizio reso dai blog esattamente come prima. Le visite arrivano, il confronto un po’ meno.
    Instagram mi piace molto ma per me è solo un bel contenitore di immagini. I contenuti personalmente continuo a ricercarli ancora sui blog, come facevo un tempo. Prima di acquistare un prodotto mi informo, cerco pareri e recensioni.
    Non sono fatta per produrre e guardare stories che si cancellano nel giro di 24 h. Non sono fatta per frequentare una marea di gruppi facebook.
    Io credo ancora nel mondo del blogging. Quello serio e fatto con passione. Poi le cose vadano come devono andare ma non muteranno la mia percezione delle cose.
    Baci.

    1. Vanessa dice:

      Sara bella <3 grazie di essere passata e di avermi regalato uno sprazzo di luce in un momento così nero. Io cci ho provato ad adeguarmi a questo sistema mordi e fuggi, ma proprio non fa per me. Preferisco la tranquillità dello scrivere un post dopo aver riflettutto, provato le cose con i miei tempi, fatto qualche esperimento. Ed è bello vedere che ci sono persone che ancora apprezzano questo modo di fare.
      Ti abbraccio forte

      1. Che dolce che sei.
        Il raggio di sole sei tu, con la tua splendida pacatezza. Un abbraccio forte.

  20. Ciao Vanessa, sono piombata qui catapultata da un gruppo di Facebook, a dimostrazione che un poco questi social servono pure a qualcosa!
    Condivido le tue riflessioni una per una, anch’io ho iniziato a bloggare su splinder 15 anni fa e continuo con altri temi e soffro infinitamente di tutto il tempo che si perde sui social e che perdo io stessa, soffro della mancanza di contenuti, del fatto che- nonostante l’impegno- mi sento sempre allo stesso punto e a volte sembra quasi di retrocedere, mentre vedo tante altre schizzare.
    So come fanno, perché dopo tanti anni online conosco tecniche e segreti , ma non sono disposta a percorrere le strade del vuoto, seppur veloci e lisce.
    Impiegherò del tempo e non so se arriverò mai (dove poi?), ma non mi vendo, non faccio compromessi, non mi sporco, non rinuncio nemmeno ad un pezzettino di me e penso che questo tuo post sia davvero un ottima occasione di scriverlo e gridarlo, anche se non ci conosciamo e non ci siamo mai incrociate finora.
    Magari sarà questo il mondo attraverso il quale nascerà una bella amicizia : )
    Grazie!

    1. Vanessa dice:

      Ciao Khadi =) ben arrivata su questo mio spazio.
      Come te anche io scalpito un pò, perchè nonostante l’impegno mi vedo sempre allo stesso punto, ma ho comunque deciso di non piegarmi ai trucchetti che rendono la vita semplice ma la coscienza poco pulita. Scriverò per i pochi che leggono e per gli ancora meno che commentano, ma sempre a modo mio. Quando vuoi qui sei la benvenuta <3

  21. Cri di Passione Naturale dice:

    avevo già commentato sul gruppo, ma lo rifaccio volentieri qui adesso che ho tempo, come dicevo nasco giornalista quando ancora non esistevano nella mia zona le testate online e si andava sulla carta stampata (e che emozione ogni volta vedere il mio nome su pezzi di storia locale), correva l’anno 96, e la mia forma mentis rimane quella, mi piace interagire con le persone sui social, nei gruppi però perchè ig è troppo impersonale per me e lo riservo ai miei gatti, e nei forum, dove si può approfondire un po’ di più i discorsi tecnici, ma resta il fatto che amo la ricerca, lo studio che c’è dietro ad ogni mio scritto, il dover rivedere punto per punto tutto quello che scrivo per rendere il messaggio mirato e comprensibile, le traduzioni che faccio dall’inglese e dal francese per rendere disponibili informazioni anche in italiano per chi non legge in lingua, il fatto di sforzarmi di non rendere mai banale una recensione, non cambierei mai il mio modo di essere e di scrivere. Se noto che in tanti non leggono i miei articoli? sì certo lo noto, ma basta una sola persona a cui il messaggio arriva che io sono contenta e spesso me lo dimostrano con un semplice grazie.

    1. Vanessa dice:

      Ciao Cri, grazie per essere passata.
      Anche io continuo a preferire un ritmo più lento, mi piacerebbe solo che ci fosse una maggiore interazione!

  22. Ciao cara! Io purtroppo sono senza dubbio un’appartenente alla prima categoria e tante volte me ne dispiaccio. Cerco di non abbandonarlo del tutto, ma inevitabilmente finisco per scrivere solo post sui prodotti ricevuti e solo perché “mi sento in obbligo” di farlo. Purtroppo nel mio caso è stato più che altro un motivo di tempo. Non ho mai rinunciato a curare nel dettaglio ogni foto e ogni post e questo significa spenderci necessariamente una marea di tempo che non ho, oltre al fatto che per avere le condizioni climatiche giuste per le foto mi dovrei ridurre a scrivere i post solo il sabato e la domenica ed è deleterio a lungo andare. Concordo e vedo anche io dalle statistiche che il blog è ancora molto visitato (considerando che non lo aggiorno quasi mai, le visite che ricevo mi sembrano tantissime), ma ho notato anche io questa mancanza di interazione. Nel mio caso forse è dovuto proprio al fatto che i post si riducono prettamente a preview, ma stare più di 3 ore a lavorare al post (tra blog e foto) e non vedere commenti non è piacevole e quindi io per prima posticipo sempre la stesura sul blog, dando più spazio ai social, che “arrivano” nell’immediato. Però sì, ammetto che è davvero un peccato e hai espresso bene questa situazione. Chissà se cambierà più..

    1. Vanessa dice:

      Ciao Eli
      capisco quel “sentirsi” in obbligo, ed è un qualcosa che ho sperimentato e che non voglio vivere più. Visto che nessuno mi paga voglio tornare a parlare delle cose che mi piacciono, ma con i miei tempi.
      Anche io non ho molto tempo da dedicare al blog, lavoro e vita da sola incidono per la maggior parte, ma proprio per questo preferisco parlare di cose di cui mi va o non di cui devo =)
      un abbraccio forte

  23. Purtroppo tutto è cambiato perché la gente tende ad arraffare, ha sempre bisogno di qualcosa…ecco quindi fare articoli o video tanto per fare…così le aziende mj vedono e acchiappo prodotti anzi no…arraffare o peggio ancora accaparrarsi… Che brutti termini! Personalmente aprivo un blog per leggere una recensione su un prodotto prima dell’acquisto ma ora la poca trasparenza (anche nei video o dietro una foto) ti fa sempre dubitare….si è sporcato anche questo mondo! L’unica cosa che può fare la differenza è la coscienza pulita, la passione pura senza cercare nulla in cambio…sentire che questo è un hobby anche se costante e impegnativo… Cosa che ritrovo qui, quindi resisti e ricorda sempre le sensazioni dell’inizio!

    1. Vanessa dice:

      grazie tesoro <3
      ce la metto tutta, promesso!

  24. Hai scritto proprio quello che sto pensando in questo periodo e quello di cui mi sto rendendo conto!
    Il blog è la mia passione, ma sono ferma da due mesi. Perchè? Perchè è stato un periodo stessante, eppure il blog mi rilassa tanto. Allora perchè questa volta non ho scritto per svagarmi un po’, come sempre?

    Perchè mi sento travolta da questa corsa alla nuova collezione, al nuovo prodotto, che mi fa sembrare tutto fondamentale per il mio profilo Instagram, per poi capire dopo due settimane che non lo è più, perchè ci sono altre cose nuove.

    Perchè mi sento anche travolta da tutti questi utenti che acquistano followers, entrano nei gruppi di scambio like e commenti, a me non piacciono queste cose, e quindi il mio profilo non arriva a quasi nessuno, se escludo le persone che fanno follow-unfollow o che continuano a seguire solo se ricambiati.
    E adesso l’importante è il numero di followers per (quasi) tutti, ma non per le ragazze come me e te che preferiscono pochi ma veri e sinceri. Purtroppo siamo in minoranza.
    Perchè quindi questa corsa sui social per me è diventata stressante.

    Vorrei dire basta a tutto questo, vorrei poter parlare del correttore che ho acquistato l’anno scorso e che esiste da anni, in modo che interessi a qualcuno. Questo si può fare sul blog, ma sui social?
    Avevo addirittura pensato ad una rubrica su Instagram con un hashtag dedicato ai prodotti che non sono nuovi, ma non l’ho mai iniziata! -.-‘ Ma ho intenzione di farlo, senza hashtag, perchè vorrei diventasse una cosa normale.

    Come hai scritto, i social sono un po’ la rovina dei blog, ma anche un aiuto perchè dai social molte persone vengono a leggere gli articoli, hanno la possibilità di conocerli, ma soprattutto a me piace tanto Instagram perchè mi ha permesso di conoscere ragazze fantastiche e di interagire con le persone che hanno scelto di seguirmi con affetto e che per questo ringrazio tantissimo*.*

    Quindi sono ferma… ma sto facendo tanto per pubblicare l’articolo quasi pronto. 🙂
    Ps la tua scrivania è stupenda *.*

  25. Come non darti ragione? Io il mio primo blog – fatto con Splinder, ebbene sì – lo utilizzavo come un diario online, un po’ per condividere le esperienze e per avere pareri. Poi, a distanza di anni, ho realizzato il mio blog di beauty cercando di portalo avanti e cercando di migliorarmi. Ora noto anche io che, oramai, se non hai i grandi numeri non conti un tubo, anche se ti impegni a fare foto e non copiare il comunicato stampa e piazzarli sul blog. Mi stufa tantissimo questa situazione, ma cerco di fare del mio meglio e non voglio assolutamente chiudere per colpa di questa circostanza, anche se mi rendo conto che dovrò inventarmi qualcosa se non voglio scomparire.

  26. Vane eccomi finalmente! Noi ne avevamo già semi discusso su fb. Come ti dicevo anche lì, i blog per me sono importantissimi perché mi consentono di capire se un prodotto e/o un servizio (che si tratti di makeup o meno) possono fare al caso mio e di certo non cerco informazioni sui social. Tra l’altro un altro spunto di riflessione sono i vari gruppi su social ecc in cui ci si scambia consigli di makeup/beauty e spessissimo, la pigra di turno chiede se il prodotto x o y sia valido. Ma non sarebbe più semplice cercare una review prima di finire a dover chiedere in un gruppo in cui si viene liquidati con due righe?! Ovviamente altra storia è chiedere consigli su quali prodotti siano migliori per una data tipologia di capello/pelle, perché a quel punto si viene a creare una discussione più o meno sensata.

    Io mi ritengo una blogger mooolto atipica. Tendo a non acquistare tutto e subito ciò che vedo, ma cerco sempre di capire se è un prodotto che può fare al caso mio e se lo utilizzerò. Anche per questo motivo tendo a parlare di cose non proprio uscite di recente e ciò so che mi penalizza, ma non sono disposta (e non posso permettermi economicamente) di acquistare ogni prodotto che mi fa brillare gli occhi o intere collezioni solo per parlarne sul blog. Per quanto riguarda le collaborazioni, da quando ho iniziato (2015) ne ho avute solo 4, di cui solo una recentissima e le altre sono iniziate e finite nel primo anno di blog e ciò è un ulteriore motivo del mio parlare poco delle nuove uscite.

    Anch’io trovo noiosi decine e decine di post tutti riguardanti la stessa uscita, anche se devo dire che ci sono delle blogger che seguo che sanno metterci del loro (vuoi con l’armocromia, vuoi con il loro modo di esprimersi e la loro schiettezza o vuoi ancora con i look che propongono) oltre alle info dei comunicati stampa, quindi apprezzo leggere i loro post anche se trattano dell’uscita del momento di cui parlano tutti.

    Per quanto riguarda la questione followers comprati ecc, non mi esprimo perché mi dilungherei troppo e ne ho già parlato abbastanza nel post della #meritocracyforbeauty in cui mi sono liberamente sfogata XD

  27. Condivido molto di quello che hai scritto nel post e spesso,avendo anche io un piccolo blog, mi trovo frustata dalla mancanza di commenti sotto a post che mi hanno richiesto ore di tempo tra foto,scrittura e varie; d’altra parte però,mi ritrovo io stessa a commentare pochissimo sui blog ma molto più sui social; più semplice,più immediato? Non so,però è di fatto così. Quindi sì,penso che noi tutte dovremmo “sforzarci”, o forse meglio,riscoprire il piacere di lasciare un commento anche nei blog,quei piccoli angolini del web che molto faticosamente le blogger senza chissà quali numeri di seguaci, si costruiscono post dopo post. 😉

Rispondi a Loredana Cramarossa Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *